Bella Umbria ti guida nelle tue vacanze in Umbria. Cosa visitare in una delle regioni più amate d’Italia.
L’Umbria è una regione certamente ricca di arte natura storia e con i suoi tanti borghi storici e città d’arte ognuno con le proprie peculiarità, offre davvero molto da visitare. Partiamo allora dalla città di Assisi la città più visitata dell’Umbria. Città natale di San Francesco e Santa Chiara, Assisi è dal 2000 patrimonio dell’umanità Unesco. In particolare tra le motivazioni dell’Unesco c’è la Basilica di San Francesco che “rappresenta un insieme di capolavori del genio creativo umano ed è un esempio straordinario di un tipo di complesso architettonico che ha influenzato in maniera significativa lo sviluppo dell’arte e dell’architettura.”
Al di là della Basilica di San Francesco e delle tante chiese, tra tutte il Duomo di San Rufino e la basilica di S.Chiara meritano assolutamente una visita, a sorprendere è la struttura della città antica preservata alla perfezione. Tutta la serie di vicoli che collegano le varie piazze disposte su livelli differenti e che offrono degli scorci mozzafiato sulla valle sottostante.
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Perugia, il capoluogo di regione, simbolo della città è sicuramente la fontana maggiore venne costruita tra il 1275 e il 1278 da Nicola e Giovanni Pisano su una gradinata circolare, costituita da due vasche di pietra rosa e bianca, anche se forse il monumento più suggestivo è la Rocca Paolina, una vera e propria fortezza che venne fatta erigere da Papa Paolo III dopo il sacco di Roma.
Vicino alla Fontana Maggiore, in Piazza Danti, da visitare è il Pozzo Etrusco incredibile opera idraulica costruita ben 300 anni prima della nascita di Cristo e perfettamente integra che scende sottoterra per 37 metri di profondità. Perugia è anche una città ricca di eventi. A luglio si tiene il festival jazz più importante d’Italia:Umbria Jazz, mentre ad ottobre la città viene invasa dai fan del cioccolato per la manifestazione Eurochocolate.
Da Perugia ad un’altra città fondata dagli Etruschi. Orvieto è una della città più antiche d’Italia considerato che i primi insediamenti risalgono al IX° secolo a.C. Il simbolo della città è sicuramente il Duomo, uno dei massimi capolavori architettonici del tardo medioevo e una delle massime espressioni del gotico. Sulla facciata si ammirano decorazioni architettoniche che vanno dal XIV al XX secolo, comprendenti un grande rosone, mosaici dorati e tre maestose porte bronzee. L’interno è impreziosito da due cappelleaffrescate da alcuni dei più grandi pittori italiani del periodo, tra le quali si può ammirare il famoso Giudizio Universale di Luca Signorelli.
Assolutamente da visitare l’Orvieto sotterranea che fu interamente ricavata dalle cavità scavate dagli abitanti nel corso dei secoli, ricca di pozzi e grotte;
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A Gubbio, una volta arrivati, merita una visita il teatro Romano che si trova nella parte bassa della città. Salendo, si incontra prima il Palazzo dei Consoli che ospita al suo interno il Museo Civico e la Pinacoteca Comunale ed affascina il pubblico per la sua architettura medioevale. Qui sono custodite le famose Tavole eugubine che risalgono al XXXVIII secolo avanti Cristo, e poi il Duomo e il Palazzo Ducale. Dai borghi umbri passiamo ad un vero e proprio spettacolo della natura. La piana di Castelluccio di Norcia è uno delle meraviglie paesaggistiche maggiormente apprezzate dai turisti. L’altopiano viene visitato in modo particolare, durante la fioritura, tra fine maggio ed inizio luglio, quando la pianura assume una serie infinite di colori che lasciano a bocca aperta.
Ma Castelluccio non è l’unico spettacolo naturale che l’Umbria è in grado di offrire. In prossimità della città di Terni sorgono le cascate delle Marmore, meraviglia che ha ispirato poeti ed artisti di ogni periodo storico: Virgilio nell’ “Eneide”, Cicerone e G. Byron nel “Childe Harolds Pilgrimage” La Cascata delle Marmore è un’opera artificiale di sistemazione idraulica dovuta ai Romani; il fiume Velino, infatti, si allargava negli anni precedenti il 290 a.C. in una vasta zona di acque stagnanti, paludose e malsane. Allo scopo di far defluire queste acque, il console Curio Dentato fece scavare un canale che le convogliasse verso la rupe di Marmore, e da lì le facesse precipitare, con un balzo complessivo di 165 metri, nel sottostante alveo del fiume Nera.
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