Dal 14 ottobre al 29 Gennaio 2017, il CIAC – Centro Italiano Arte Contemporanea di Foligno ospiterà la mostra “Il Viandante” dedicata a Sandro Chia. Artista toscano, Sandro Chia è tra i più noti noti protagonisti della Transavanguardia italiana, grazie ad una brillante carriera nell’arte contemporanea con mostre, retrospettive e opere in collezione permanente in musei e gallerie di tutto il mondo.
Curata da Italo Tomassoni, la mostra raccoglie circa 50 opere, in gran numero recenti ed inedite, molte delle quali realizzate appositamente per gli splendidi spazi del CIAC.
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Accanto a undici grandi tele realizzate tra il 1998 e il 2003, prestate dalla Galleria Mazzoli di Modena, con le caratteristiche grandi figure umane di Chia che emergono da sfondi coloratissimi di forme geometriche o di pennellate ricche e dense, troviamo un gruppo di dieci strepitose tele recenti, con al centro uomini e donne di grande felicità espressiva, su sfondi dove dominano gli azzurri, i verdi e i blu, e paesaggi delicati e poetici.
Sono inoltre esposte una ventina di opere su carta eseguite con tecnica mista realizzate tra il 2012 e il 2014, magistrali schizzi di figure umane, dove Chia studia il movimento, inserendole in sfondi colorati di grande suggestione. Completano il percorso altri lavori recenti del Maestro, tutti di straordinaria qualità.
“L’immagine di un viandante” – afferma Chia – è il mio tema preferito, una figura che incede tra cielo e terra, contornato dal paesaggio, possibilmente accompagnato da animali domestici. Il viandante è per me il tema più fecondo, più ricco di conseguenze pittoriche ed ideali”. E ancora: “In fondo dipingere significa questo, significa pedinare a distanza un soggetto, braccare un’immagine, seguirne le tracce, scoprire le tracce, cancellare le tracce. Significa dimenticare se stessi nel paesaggio del quadro appena abbozzato, diventare lo specchio dell’immagine e quasi per caso, inavvertitamente, entrare nel quadro. Pochi passi dentro il quadro e il quadro diventa il teatro dell’auto seduzione, pochi passi dentro il quadro e il quadro si trasforma in autoritratto. Ancora un passo o due e si esce dal quadro lasciandovi l’immagine, l’ombra, il corpo astrale”.
“Per una visione che concepisca la pittura contemporanea come un complesso di eventi che spezza la continuità della storia” – afferma Tomassoni – Sandro Chia rappresenta una entità eretica, la occasione offerta alla pittura per un richiamo organico alla idea del rappresentare, che contraddice la frammentarietà e la schizofrenia sperimentale del post moderno. E organico Chia era stato fin dai suoi esordi, quando già all’inizio degli anni’70 intuì la necessità di ricollegare il proprio linguaggio figurativo alle fonti di quel Novecento che 50 anni prima aveva ricostruito un tessuto figurativo disperso dal Futurismo e dalle Avanguardie”.
“Sandro Chia opera su un ventaglio di stili, sempre sostenuto da una perizia tecnica e da un’idea dell’arte che cerca dentro di sé i motivi della propria esistenza” – scrive Achille Bonito Oliva, padre della Transavanguardia e profondo conoscitore dell’artista – ” tali motivi consistono nel piacere di una pittura finalmente sottratta alla tirannia della novità e anzi affidata alla capacità di utilizzare diverse “maniere” per arrivare all’immagine. I punti di riferimento sono innumerevoli, senza esclusione alcuna, da Chagall a Picasso, da Cèzanne a De Chirico, da Carrà futurista a Carrà metafisico e novecentista”.
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Di seguito gli orari di apertura del CIAC Centro Italiano d’Arte Contemporanea, situato nel centro storico di Foligno.
Orario invernale di apertura degli spazi espositivi
Venerdì 15.30 – 18.30
Sabato e Domenica 10.30 – 12.30 / 15.30 – 18.30
Aperture straordinarie
Sabato 31 dicembre 2016 chiuso
Domenica 01 gennaio 2017 orario 15.30 – 18.30
lunedì/martedì/mercoledì chiuso
giovedì 5 gennaio 2017 orario 15.30 – 18.30
venerdi 6 gennaio 2017 orario 10.30 – 12.30 / 15.30 – 18.30
sabato 7 gennaio 2017 orario 10.30 – 12.30 / 15.30 – 18.30
domenica 8 gennaio 2017 orario 10.30 – 12.30 / 15.30 – 18.30
Con l’ingresso al CIAC, sarà inoltre possibile ammirare la celebre “Calamita Cosmica” di Gino De Dominicis, esposizione permanente situata nell’ex chiesa della S.S. Trinita’ in Annunziata, in via Via Garibaldi 153/a. L’opera, considerata una della più importanti testimonianze della scultura italiana del XX secolo, è uno dei capolavori dell’Artista Gino De Dominicis, protagonista dell’arte italiana del secondo dopoguerra, personalità eccentrica ed enigmatica.
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