Da qualunque direzione si arrivi a Gualdo Tadino non si può far a meno di notare l’imponente Rocca Flea: l’antico maniero che si erge a protezione della città.
L’importanza della rocca per la città di Gualdo Tadino è vitale sin dalle sue origini. Rappresenta infatti il primo nucleo abitativo della città e diviene ben presto una delle roccaforti più importanti dell’intera Umbria.
La struttura si sviluppa in diversi ambienti caratteristici, a cominciare dal giardino circostante, ed è aperta al pubblico. Scopriamo allora insieme la Rocca, le sue particolarità e cosa vedere all’interno!
Il giardino di Rocca Flea
Appena giunti alla Rocca, si può ammirare per prima cosa il verde giardino che circonda l’intero complesso. Il giardino stesso è parte integrante e regala una pregevole cornice naturale alla fortezza, ingentilendo i profili collinari che la circondano. I più attenti, potranno notare le diverse specie di piante che decorano gli spazi a ridosso delle mura del fortilizio.
Gli appassionati di botanica o delle fotografie naturalistiche saranno curiosi di sapere che le piante che troveranno, da quelle annuali a quelle stagionali, sono sistemate secondo un progetto ben preciso sia per ciò che riguarda la loro disposizione, sia per le specie presenti. Abbiamo infatti piante tipiche del territorio umbro come l’ulivo, la ginestra dei nostri monti, le piccole ma profumatissime erbe di santoreggia (erba medica già in uso anticamente), il nocciolo ed il melograno. Oltre che per gli occhi, questo giardino sarà una gioia anche per i bei profumi che vi avvolgeranno all’arrivo.
All’interno della Rocca, tra cortili e sale
Superato il giardino, fate attenzione: potrete infatti notare che anticamente alla Rocca esisteva un fossato che correva tutt’attorno all’edificio. Gli storici ipotizzano l’esistenza di un ponte levatotio che permettesse di accedervi.
Appena varcata la soglia vi troverete nel cortile interno, con la bella fontana che possiamo considerare il centro attorno al quale si sviluppa la Rocca stessa. Gli edifici che si affacciano sul cortile testimoniano la varie fasi della Rocca e in particolare le varie dominazioni della città, così come la sua trasformazione in dimora per i legati pontifici ed il successivo passaggio ad carcere femminile nell’allora neonato Stato Italiano. Tale utilizzo della Rocca è poi terminato solamente nel 1985.
Attorno al cortile si sviluppano inoltre alcuni elementi:
- la palazzina dedicata al cardinale Del Monte con ampi saloni (anticamente edificio di servizio)
- la piccola chiesa dedicata a san Giovanni Battista
- le maestose scale di accesso alle oltre quaranta stanze del manufatto.
Si incontrano, inoltre, quattro torri dotate di altrettanti cortili interni e camminamenti, oltre alla torre del mastio, più alta rispetto alle altre quattro e che svetta sulla città.
Storia della Rocca di Gualdo Tadino: per approfondire
Antichi documenti testimoniano l’esistenza della Rocca Flea già alla fine del X secolo. Essa faceva parte dei possedimenti dei conti di Nocera, sebbene preesistente alla stessa Rocca stessa doveva essere l’antica chiesa di Sant’Angelo de Flea, come testimoniano due pitture riscoperte nel 1995 nel corso dei lavori di restauro. Nel 1177 era in possesso dell’imperatore Federico Barbarossa, mentre è nel XIII sec, quando Wald viene visitata da Federico II di Svevia (il quale vi soggiornò a lungo), che la Rocca riprende l’antico vigore e la città viene cinta da una possente cerchia muraria comprensiva di 17 Torri.
E’ questa la versione praticamente definitiva della struttura che da lì in poi sarebbe divenuta, per i secoli futuri, un punto di riferimento importante per tutti coloro che avrebbero governato la città di Gualdo Tadino.
Nel 1499 tutto il territorio gualdese, e di conseguenza anche la Rocca Flea, venne assegnata da Papa Alessandro VI alla celebre figlia Lucrezia Borgia. Nel 1513 e per i successivi 80 anni, la Rocca sarà poi la sede della Legazione Cardinalizia Autonoma. L’istituto reggerà le sorti della città regalandole un periodo di splendore coincidente con il Rinascimento.
Il primo e forse più famoso Cardinale Legato fu Antonio Ciocchi di Monte San Savino, nel corso del cui mandato venne costruito il nuovo acquedotto che transitava anche per la Rocca Flea. Non vi furono più grandi cambiamenti della struttura che, con alterne vicende, passò come già accennato a sede di carcere mandamentale (dal 1860 con l’avvento del regno d’Italia fino al 1985).
Museo Gualdo Tadino: il Museo Civico all’interno della rocca
I vari utilizzi e rimaneggiamenti della Rocca richiesero importanti restauri per rendere l’edificio completamente fruibile ai turisti. E’ infatti solo nel 1996 che Rocca Flea veniva definitivamente restituita alla città e apre le porte ai visitatori. Dal 1999, al suo interno ospita il Museo Civico di Gualdo Tadino, un centro multimediale e il cosiddetto Antiquarium all’interno della chiesa, con reperti archeologici che documentano popolamento e sviluppo del territorio gualdese dalla preistoria all’alto medioevo.
In particolare, le tre sale che costituiscono l’Antiquarium, conservano: testimonianze e manufatti di epoca preistorica, una sezione numismatica, frammenti marmorei databili all’era romana, opere di epoca preromanica provenienti da necropoli venute alla luce proprio nei territori del gualdese. Particolarmente toccante è la presenza di un’epigrafe funeraria scolpita su tabula in calcare rosato, che racconta della piccola Severa, morta all’età di tre anni e teneramente ricordata dallo zio.
La sezione che il Museo dedica alla ceramica artistica, propone invece manufatti risalenti al XV secolo ed un’ampia raccolta di opere a lustro oro e rubino prodotte tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento. I preziosi lavori mettono in piena evidenza la grande fioritura di questa importante manifattura artistica nella città, con particolare riguardo alle maggiori personalità artistiche locali.
La tecnica della ceramica a lustro fu creata infatti dall’eugubino Giorgio Andreoli, e prevedeva la cottura in terzo fuoco con dei particolari forni (chiamati muffole) e l’applicazione di sostanze fumogene da cui derivano tenui particelle metalliche che assumono particolari iridescenze.
La Pinacoteca infine raccoglie opere provenienti dalle chiese della città e del territorio circostante. Di particolare pregio sono le opere quattrocentesche del noto pittore locale Matteo da Gualdo, oltre ad un notevole corpus di opere di suoi seguaci.
Orari di apertura e biglietti del Museo di Gualdo
Il biglietto per la visita dell’interno Polo Museale ha un prezzo di € 6,00 e permette la visita alla Rocca, oltre che all’intero percorso museale comprensivo anche del Museo dell’Emigrazione di Gualdo Tadino. Si potrà dunque accedere ai seguenti siti: Rocca, Museo dell’Emigrazione “Pietro Conti”, Museo Opificio Rubboli, Chiesa Monumentale di San Francesco, Museo Archeologico Antichi Umbri e Museo della Ceramica.
Riduzioni sono previste per gruppi superiori alle 15 unità, over 65 e studenti universitari con biglietto a 5,00€ e per ragazzi tra i 7 ed i 18 anni con biglietto a 3,00 €.
Se volete visitare la Rocca nel periodo tra Aprile e Maggio e tra Ottobre e Marzo, potrete farlo dal giovedì alla domenica e festivi e negli orari 10-13/15-18. In Estate le giornate si allungano ed anche il tempo a disposizione per visitare la Rocca. Nel periodo tra Giugno e Settembre, sarà aperta dal martedì alla domenica e con orari 10-13/15-19
Per quello che riguarda le festività, sarà possibile la visita dal 23 dicembre al 6 gennaio (compreso il pomeriggio del 1 gennaio, mentre rimarrà chiuso il 25 dicembre).
Buona visita alla Rocca e a Gualdo Tadino!
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