Il Museo Archeologico di Perugia costituisce la raccolta archeologica più importante del centro Italia. Ha sede all’interno del complesso di San Domenico, nell’area adiacente alla Basilica cui si accede da Piazza Giordano Bruno, nell’area meridionale del centro storico di Perugia.
Dal 1948, il Museo archeologico riunisce in questo luogo le collezioni di vari musei civici sparsi nel territorio. Il percorso museale è stato rinnovato nel 2009 e oggi permette di ripercorrere la storia e l’arte locale secondo un’impostazione cronologica.
La visita al museo è un viaggio dalla preistoria alla romanità, passando per Umbri e Etruschi, arricchito da varie sale tematiche.
Il Museo Archeologico di Perugia, cosa vedere: le sale tematiche
Prima ancora di cominciare la visita vera e propria al museo, una menzione merita lo splendido chiostro del complesso di San Domenico. Qui, dove si trovano esposte alcune urne cinerarie etrusche provenienti dalle necropoli di Perugia e delle iscrizioni romane, si aprono cinque sale tematiche:
- la sala della collezione di amuleti antichi e moderni della collezione Bellucci, raccolti sopratutto nel corso delle campagne italiane di fine XIX secolo
- la sala della collezione numismatica, con monete dal III sec. a.C. al XIX sec. d.C.
- la sala delle oreficerie e dei tesoretti monetali
- la sala dei bronzi etruschi di Castel Mariano, tra i quali i resti di tre antichi carri
- la tomba dei Cacni, nuovo spazio espositivo con reperti e materiali funerari
Un ulteriore ambiente è particolarmente suggestivo: si tratta di una sala sotterranea situata accanto all’ingresso, dove è stata ricostruita la tomba dei Cai Cutu con i relativi corredi funerari. La ricostruzione fa riferimento ad una tomba ipogea ritrovata nel 1983 nel quartiere Monteluce di Perugia, poco al di fuori delle antiche mura etrusche, ed è stata realizzata rispettando per forma e dimensioni il sepolcro originario, risalente al III-I sec. a.C. Il sarcofago e le ben 52 urne cinerarie sono dunque disposte in un ambiente identico al passato, con il sarcofago in fondo all’ambiente, in asse con l’ingresso, e le urne ai lati.
Il Museo Archeologico di Perugia, cosa vedere: il percorso museale
Il percorso museale inizia con i reperti del periodo preistorico: materiali litici del Paleolitico; materiali, manufatti e reperti ceramici del Neolitico e dell’Età del Bronzo. Il tutto, arricchito da supporti multimediali interattivi che consentono di approfondire aspetti specifici di queste ere lontane.
Si prosegue poi con la sala Umbri ed Etruschi, i due popoli che per secoli abitarono le terre lungo le due sponde del fiume Tevere. Le opere e le testimonianze presenti nel salone ripercorrono l’evoluzione parallela e gli scambi avvenuti tra i due popoli dal IX al III sec. a.C. Particolare spazio è dedicato anche alla storia della città di Perugia, dalle origini alle prime fasi d’occupazione, fino alla strutturazione urbana.
La Sala dell’Umbria romana racconta poi un periodo molto importante per il territorio umbro, fornendo una panoramica estremamente interessante dell’assoggettamento del territorio al potere di Roma. Vari i temi introdotti grazie a reperti, antiche iscrizioni latine e materiali rinvenuti negli scavi archeologici della regione, a partire dalla produzione ceramica ritrovata nella località dello Scoppieto.
Tra le opere conservate nel museo di maggior pregio, oltre a materiali romani e epigrafi che ricordano la rinascita di Perugia dopo la distruzione subìta nel 41 a.C., segnaliamo il noto Cippo Perugino: si tratta di una delle più importanti iscrizioni in lingua etrusca giunte fino a noi.
Il Museo Archeologico di Perugia: informazioni pratiche
Il Museo Archeologico di Perugia è aperto con i seguenti orari:
- dal martedì alla domenica, dalle 8:30 alle 19:30 (ultimo ingresso alle 19:00)
- il lunedì chiuso
l museo da settembre a novembre resterà chiuso tutte le terze domeniche del mese.
Il biglietto di ingresso ha un costo di € 5,00. Il biglietto ridotto ha un costo di €2, mentre l’ingresso è gratuito per i visitatori da 18 a 25 anni cittadini dell’UE (fatte salve le agevolazioni previste dal regolamento di ingresso ai luoghi della cultura italiani, consultabili nel sito web del MiC ).
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