Cosa vedere a San Gemini in un giorno? Scoprite con la nostra mini guida l’antico borgo medievale immerso nell’incantevole paesaggio umbro, rinomato per le qualità benefiche delle sue acque minerali, l’affascinante sito archeologico di Carsulae e l’atmosfera medievale che si respira in occasione de La Giostra dell’Arme!
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Porta Romana, del XVIII secolo, costituisce l’attuale ingresso al centro storico e si mostra subito in tutta la sua imponenza. La piazza principale, intitolata al Santo d’Assisi, è il cuore pulsante del paese e collega la parte più moderna rinascimentale al nucleo più antico, arroccato sulla sommità del colle. Si affaccia sull’omonima piazza la chiesa di San Francesco, eretta nel 1200 in stile gotico e caratterizzata da copertura a spiovente sostenuta da arcate in muratura con arco a sesto acuto. Raccolti al suo interno numerosi affreschi quattrocenteschi di scuola umbra.
Di epoca medievale anche la chiesa di San Giovanni, derivata da un battistero a pianta centrale. Presso l’antica chiesa di Santo Stefano sono stati rinvenuti due interessanti mosaici pavimentali risalenti al I secolo d.C. Altri mosaici possono essere apprezzati nel bel portale romanico della chiesa di San Giovanni.
Degno di nota anche il Palazzo Pretorio (anche detto Palazzo Vecchio o Palazzo del Capitano del Popolo), che costituisce il simbolo del libero comune di San Gemini, e l’annessa Torre Esperia. Sede per molti secoli del governo cittadino e simbolo del potere civico, il palazzo è un interessante esempio di architettura gotica, ricca di testimonianze pittoriche. La facciata, con un grande arco a tutto sesto e l’originaria scalinata in pietra che immette al primo piano, custodisce gli stemmi di Eugenio IV e della famiglia Orsini. Adiacente al Palazzo comunale si erge l’antica Porta Burgi, attraverso la quale si entra nella suggestiva cornice dell’antico borgo medioevale. Palazzo Canova fu residenza estiva dell’illustre scultore Antonio Canova nei primi anni dell’800 e dal quale assunse l’attuale denominazione. Ne restano a testimonianza la sottocornice neoclassica del tetto sulla Via del Tribunale e quella sulla Torre.
Sulla sinistra di Piazza Garibaldi l’imponente complesso dell’ex Convento di Santa Maria Maddalena, dell’XI secolo, dedicato alle monache dell’ordine benedettino. A testimonianza dell’antica vita monastica, restano le tipiche grate, gli affreschi, la chiesa primitiva e quella di epoca più tarda, oggi entrambe sconsacrate. La struttura, completamente restaurata a cura del Comune di San Gemini, ospita abitazioni private, il Distretto Socio-Sanitario, la biblioteca comunale e l’archivio storico, ed un asilo.
Cosa vedere a San Gemini in un giorno uscendo dal centro storico? Una delle più antiche e suggestive chiese di San Gemini è la chiesa di San Nicolò, uno dei resti più significativi di architettura romanica umbra. Qui potrete ammirare una scultura simbolo della regione, un leone che atterra un ariete, e una Madonna del 1295, opera unica di Rogerino da Todi.
Dall’ultimo sabato di settembre alla seconda domenica di ottobre San Gemini rivive il clima e l’atmosfera medievale attraverso le manifestazioni de La Giostra dell’Arme, quando la città si veste dei colori delle bandiere che i due Rioni, Rocca e Piazza, affiggono alle finestre e riaprono le antiche botteghe, le mostre e le taverne con i piatti tipici.
Cosa fare a San Gemini
Cosa fare a San Gemini secondo la nostra mini-guida?, a circa 4 km in direzione nord è possibile visitare i notevoli resti di un centro abitato romano, Carsulae, oggi museo archeologico en plein air. Attualmente è possibile vedere la zona del foro con i resti di una basilica e di due templi gemelli, un teatro, un anfiteatro e un arco detto di San Damiano, tutti in uno stato di conservazione piuttosto buono. Inoltre accanto al foro è situata la chiesa di San Damiano, edificata in epoca medievale con materiali prelevati dalle rovine carsulane. A sud dell’area archeologica, in posizione rialzata rispetto agli scavi, sorge il Centro Visita e Documentazione “Umberto Ciotti”, porta d’ingresso alla città romana e punto di accoglienza, informazione ed orientamento per i visitatori.
Sempre di epoca romana la Grotta degli Zingari, così chiamata perché la sua forma ricorda una grotta è, in realtà, quanto resta di una tomba romana in opera cementizia, e le Cisterne, visibili in via del Tribunale dove sono stati rinvenuti 2 ambienti sotterranei che, si suppone, fossero utilizzati come depositi di scorte alimentari.
Oggi come già in epoca romana, San Gemini è famosa per le curative acque minerali. Il Parco delle terme, situato a circa 2 km dal centro abitato, si estende su una superficie di circa sei ettari occupata in gran parte dalla macchia mediterranea umbra. Aperto da giugno a settembre offre la possibilità di fare le cure idropiniche con le celeberrime acque SANGEMINI e FABIA, e dispone dei seguenti servizi: campi da tennis, campo da minigolf, percorso della salute, parco giochi, anfiteatro e parco daini.
Per i più piccoli, ma non solo, proponiamo una visita al Geolab: uno spazio espositivo permanente dedicato alla divulgazione delle Scienze della Terra. Un luogo pensato per raccontare come è fatto e come funziona il nostro pianeta, come è nata l’Umbria, e quali sono i meccanismi che sono alla base della sua evoluzione.
Cosa Mangiare a San Gemini
Vi state chiedendo cosa mangiare a San Gemini? Come in tutta l’Umbria, anche la cucina tipica della zona vede tra i suoi ingredienti principali una notevole varietà di prodotti agroalimentari: olio extravergine d’oliva, vino, salumi, miele, funghi, formaggi ed i piatti tipici come il bocconcello, un filoncino salato al formaggio.
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Tra i primi piatti particolarmente prelibati suggeriamo quindi di assaggiare i picchiarelli alla sangeminese, una pasta tirata a mano e della grandezza di una cordicella condita con abbondante sugo piccante, specialità delle taverne durante il periodo della Giostra dell’Arme e dei ristoranti tipici.
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