E’ conosciuta soprattutto per il vino, ma questa cittadina riserva molto di più al visitatore.
Scopri cosa vedere a Montefalco in un giorno con la miniguida che ti consiglia cosa vedere, cosa fare e cosa mangiare a Montefalco.
L’incantevole posizione geografica in cui si trova le ha procurato l’appellativo di “Ringhiera dell’Umbria”. Dai suoi belvedere si scopre infatti una parte dell’Umbria e si ammirano tutto intorno i centri di Perugia, Assisi, Spello, Foligno, Trevi, Spoleto, Gualdo Cattaneo, Bevagna. In lontananza, si scorgono i rilievi dell’Appennino, del Subasio e dei Monti Martani, ma quello che colpisce maggiormente sono le colline ricoperte di oliveti e di vigneti!
Cosa vedere a Montefalco: tour della città
Cosa vedere a Montefalco in un giorno? Incominciamo il tour dalle sue splendide mura medievali, intramezzate dalle porte di Federico II, di Sant’Agostino, di Camiano, della Rocca e di San Leonardo. All’interno della prima cinta di mura sono presenti molte chiese, tra cui vale la pena menzionare Sant’Agostino, costruita insieme al convento nella seconda metà del Duecento su un piccolo edificio preesistente, probabilmente consacrato a San Giovanni Battista.
Una volta entrati in città, si potrà visitare la chiesa-museo di San Francesco che rappresenta una sintesi della storia, della cultura e della tradizione di Montefalco. Fu costruita tra il 1335 e il 1338 dai frati minori, terzo insediamento francescano nell’ambito montefalchese, ma il primo entro le mura. Nel 1863 passò in proprietà al Comune che, dal 1895 la rese la sede del Museo Civico. Dal 1990 il museo si articola in tre spazi espositivi:
- la ex chiesa, nota in tutto il mondo per gli affreschi di Benozzo Gozzoli denominati “Storie della vita di San Francesco”, dove si conservano una Natività del Perugino e affreschi di Scuola umbra del ’400;
- la pinacoteca, dove sono custodite molte opere di Francesco Melanzio, Antoniazzo Romano, Niccolò Alunno, Melozzo da Forlì, dipinti di Scuola umbra dal ’300 al ’700, e una raccolta di Arti Minori;
- la cripta, in cui si trovano reperti archeologici ed altre sculture e frammenti di varie epoche.
Percorrete poi la via su cui si affaccia la chiesa-museo di San Francesco, fino ad arrivare alla bella piazza circolare dove si trovano il Palazzo del Comune, la ex chiesa di San Filippo Neri oggi teatro, l’oratorio di Santa Maria e significativi esempi di residenze signorili del XVI secolo.
Per completare la vostra visita a Montefalco, vi consigliamo anche di vedere la chiesa di Santa Chiara della Croce. Fu la stessa Santa Chiara che fece costruire la chiesa che oggi porta il suo nome. Qui ella venne sepolta nel 1308, ma successivamente l’edificio venne ricostruito due volte, nel 1430 e nel 1615. La chiesa ha una severa e classica eleganza con un interno solenne a tre navate e un’urna d’argento dove riposa il corpo della Santa. Attraverso la Sagrestia si raggiunge l’antica chiesetta di Santa Croce, con pregevoli affreschi trecenteschi di scuola umbra.
Della Santa resta anche il monastero agostiniano di Santa Chiara, del quale divenne badessa nel 1291. All’interno del monastero di clausura, visitabile su richiesta, vi sono numerose opere d’arte, in gran parte sistemate nel chiostro quattrocentesco. In una delle sale si trova un affresco di Benozzo Gozzoli raffigurante Santa Chiara. Il Chiostro Piccolo ha un giardino molto particolare: le sue aiuole raffigurano i Misteri della Passione e vi cresce l’Albero di Santa Chiara, le cui bacche vengono utilizzate dalle monache per intrecciare le corone del rosario.
Più volte è stato nominato l’artista e pittore Benozzo Gozzoli, profondamente legato a Montefalco. Puoi approfondire la sua figura nell’articolo dedicato alle opere di Gozzoli a Montefalco e in Umbria.
Cosa fare a Montefalco
Se vi state chiedendo cosa fare a Montefalco, la nostra miniguida vi consiglia di uscire dal centro per visitare la splendida campagna circostante alla scoperta di rare ed antiche vigne del Sagrantino. Nel convento di Santa Chiara ad esempio, dove vivono le suore di clausura, c’è la vite di Sagrantino più vecchia di Montefalco e dell’Umbria, che ha 150 anni. Studiando le caratteristiche di questo antico vitigno anni attraverso le più moderne tecniche di genetica molecolare, sono state censite e classificate le viti di Sagrantino esistenti. Nella zona inoltre si trovano moltissime cantine e aziende che è possibile visitare per saperne più sull’arte vinicola, oltre che per degustazioni tematiche.
Montefalco, per la sua centralità, si presta in particolar modo ad una serie di gite e di escursioni. Un itinerario di centri dalle origini molto antiche, lo ripropone la moderna Via del Sagrantino, che si snoda tra panorami stupendi e monumenti quasi ignorati, per il loro isolamento in aperta campagna, in contesti invidiabili perché rimasti intatti attraverso i secoli.
Senza allontanarsi troppo da Montefalco, Sistema Museo e il Museo Civico organizzano itinerari pedonali con visite guidate a tema molto interessanti, attraverso le quali sarà possibile esplorare luoghi, mestieri e sapori del passato cittadino. D’altronde, le mura che circondano in modo suggestivo Montefalco ne hanno protetto anche l’unicità, creando un luogo dove il respiro del passato si unisce all’operosità del presente.
Per chi fosse appassionato d’arte, segnaliamo l’itinerario Montefalco e La Meraviglia del Rinascimento, dedicato a Benozzo Gozzoli. La visita tematica al museo è prevista dal mercoledì alla domenica nei seguenti orari: 12:00, 15:30, 17:00.
Inoltre se vi trovate a Montefalco in estate, tra i nostri consigli su cosa fare non mancherà imperdibile l’appuntamento estivo de “La Fuga del Bove”, tradizione di Montefalco che si ripete ogni anno e che trasforma la Piazza in un teatro a cielo aperto con lo spettacolo dei Quattro Quartieri.
Cosa mangiare a Montefalco
Montefalco vuol dire Sagrantino, come abbiamo accennato: un vino rosso dall’elevato contenuto polifenolico, che gli dona capacità di invecchiamento e grande intensità. La nostra miniguida su cosa mangiare a Montefalco vi consiglia di gustare almeno un bicchiere di questo vino tannico dai sapori di frutti rossi, un vino che raggiunge i 16°. Bevetelo assaporandolo lentamente, accompagnato dai piatti corposi e semplici della cucina umbra. Sono ideali la porchetta, la panzanella o una bella fetta di pane e olio, pecorino, salumi o un bel piatto di strangozzi al tartufo.
Se vi state chiedendo cosa mangiare a Montefalco di tipico, vi consigliamo il pan mostato, prodotto da forno simile ad una filetta di pane che viene preparato nel periodo della vendemmia e come dolce…cosa c’è di meglio dei tozzetti alle mandorle con un bicchiere di Passito? Buon appetito!
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