Campello sul Clitunno

▌ Alla scoperta di Campello sul Clitunno

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Il borgo di Campello sul Clitunno è tra i più suggestivi dello spoletino, per la ricchezza storico-artistica che conserva e per la bellezza naturale dell’area in cui si colloca, valorizzata in particolare dalle celebri Fonti del Clitunno.
Il piccolo paese sorge a circa 10 km da Spoleto e comprende due nuclei abitativi: l’area fortificata di Campello Alto sorta attorno all’originario castello del X-XI secolo, e Campello Basso nell’area sottostante. Entrambi si collocano in una zona collinare che conserva i caratteri propri dell’antico paesaggio medievale, appunto con il castello, le case e i torrioni lungo le mura, le strette strade sterrate di accesso, i campi coltivati e i terrazzamenti di olivi.

Alla scoperta dei tesori di Campello sul Clitunno

La fortezza di Campello sul Clitunno: scoprire Campello Alto

L’insediamento fortificato del castello venne edificato sulla sommità di un colle, in posizione dominante sulla vallata, per volontà del barone di Borgogna Rovero di Champeaux, probabile antenato della famiglia nobiliare dei conti di Campello.
La spettacolarità del borgo sta nell’imponenza della cinta muraria, ancora intatta e perfettamente conservata. L’area abitativa si è sviluppata lungo il versante di pianura, mentre il centro storico racchiuso dalle mura è rimasto pressocché inalterato. Le mura mantengono per gran parte la struttura originaria del 1300, con l’unica porta di accesso che si apre su un’incantevole piazzetta pavimentata.
Qui si trova anche la Chiesa di San Donato, di stile romanico e soggetta nel tempo a varie modifiche, dove oggi sono visibili degli affreschi risalenti al XV secolo.

Visitare Campello Basso tra arte & storia

L’area circostante il castello fortificato è caratterizzato da vari edifici religiosi che conservano pregievoli opere artistiche, alcuni dei quali immersi nella quiete della campagna. Tra questi ricordiamo la Chiesa della Madonna Bianca, eretta nel 1516 e caratterizzata da un portale in pietra datato 1521 ad opera del mastro Cione e Taddeo da Como, e alla torre campanaria aggiunta nel 1617. La facciata dell’edificio è molto semplice ma al suo interno si trova il grande affresco dell’Incoronazione della Vergine da parte dell’Eterno e di Cristo, databile 1574 e opera di Fabio Angelucci da Mevale di Visso. Altri affreschi un tempo situati ai lati dell’altare, sono oggi conservati nella sagrestia assieme a preziosi arredi dell’epoca.
Tra boschi e uliveti sorge la Chiesa di Santa Maria, datata tra il XIII e il XIV secolo e contenente tele pregevoli del XVII-XVIII secolo  e una nicchia affrescata del XV secolo. Nelle vicinanze, segnaliamo inoltre il palazzo storico dei conti Campello risalente al XIV secolo, caratterizzato dal particolare teatrino privato interno realizzato nel XIX secolo.

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Perdersi nella natura alle Fonti del Clitunno

Da non perdere per chi si reca a Campello sono senza dubbio le Fonti del Clitunno, la cui suggestiva atmosfera bucolica venne cantata in passato perfino da poeti dell’importanza di Virgilio e di Carducci.
Questo vero e proprio gioiello naturalistico si sviluppa attorno a stagni d’acqua alimentati da sorgenti sotterranee, le quali fuoriescono da fessurazioni della roccia attraverso le polle individuabili nel fondale. Le sorgenti vanno ad alimentare il fiume Clitunno, che nell’area delle fonti forma appunto un limpidissimo laghetto circondato da una fitta vegetazione, in particolare salici piangenti e pioppi. L’insieme delle sfumature verdi dell’acqua e degli alberi dona all’ambiente un aspetto suggestivo e romantico, naturale fonte d’ispirazione, per pittori, poeti e scrittori.
Poco distante dalle Fonti si trova il celebre Tempietto del Clitunno (denominato chiesa di San Salvatore). L’edificio è inserito nella lista dei beni di Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Si tratta di un edificio antichissimo, di origine paleocristiana del V secolo, costituito da una celletta preceduta da un pronao classico.

Nei dintorni meritano inoltre di essere visitati il borgo – castello di S. Giacomo di Spoleto, il castello di Pissignano e la villa – castello di Lenano.

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