Una vacanza in Umbria a Giugno è un’occasione per scoprire i luoghi più suggestivi della regione, ma anche per assistere ai grandi eventi che in un mese poco affollato, arricchiscono l’offerta culturale della Regione. Ecco i 15 consigli per scoprire l’Umbria e la sua offerta culturale.
1) Iniziamo il nostro viaggio da Bevagna, cittadina che può vantare una delle più belle piazze medievali italiane, dove a Giugno si svolge il Mercato delle Gaite. Nel borgo costruito dai romani vengono messe in scena le botteghe, i colori e i sapori, le attività economiche e amministrative che scandivano la vita quotidiana nel XIV secolo.
Per i vicoli della città sono accuratamente riprodotti i mestieri, gli abiti, gli strumenti da lavoro. Il viaggiatore che si muove nel mercato può vedere, toccare e acquistare i manufatti del vasaio e del tessitore, entrare nella bottega del cartaio e dello speziale. Scoprire come dai bachi venisse filata la seta o come la cera venisse bollita nel rame per trasformarsi in candele.
Cosa vedere a Bevagna a Giugno:
2) La meravigliosa Piazza Silvestri in cui chi vi entra si trova subito immerso in uno spazio di vita medioevale, in cui la mirabile, armonica mancanza di simmetria fa individuare scorci sempre diversi e assolutamente personali.
3) Il Teatro Torti. Uno dei teatri più piccoli dell’Umbria, ha una pianta a ferro di cavallo, tre ordini di palchi ed un loggione, per una capienza complessiva di 251 posti. Oltre ad essere magistralmente decorato, contiene al suo interno interessanti pitture ottocentesche; la particolare collocazione, all’interno di un palazzo storico nell’asimmetrica piazza Silvestri, rende la visita ancora più suggestiva.
4) Sempre legata alla storia ma maggiormente connessa con la religione, è l’infiorata di Spello. L’usanza di onorare la divinità con lanci di materiale floreale o realizzazione a terra di composizioni floreali è da sempre connessa a molti luoghi ma a Spello l’infiorata consiste nella decorazione, con meravigliosi tappeti di fiori, delle vie del centro storico di Spello allo scopo di accogliere la processione del Corpus Domini offrendo uno spettacolo emozionante e di rara bellezza.
Cosa vedere a Spello a Giugno:
5) La Collegiata di Santa Maria Maggiore, che ospita, nella cappella Baglioni. Si può semplicemente affermare che l’Umbria del Rinascimento è qui che trova una delle migliori espressioni, tra navate, volte e pilastri affrescati Bernardino di Betto detto “Il Pinturicchio” e dalla sua scuola, oltre che dal Perugino stesso. I pavimenti sono decorati con maioliche di Deruta del 1556, mentre nella cappella del Sepolcro, oggi adibita a museo, sono conservate pregevoli opere di oreficeria, sculture lignee e tavole di Cola Petrucci e dell’Alunno.
6) Rimanendo sempre in tema Corpus Domini, ad Orvieto si svolge una processione religiosa che sfila insieme al Corteo Storico, nel quale sono rappresentate tutte le magistrature dell’epoca comunale, gli stemmi e le armi delle famiglie gentilizie orvietane e che offre, sullo sfondo dell’incomparabile scenario dei monumenti e delle caratteristiche strade di Orvieto, uno spettacolo altamente suggestivo ed indimenticabile. L’origine di questa processione si fa risalire ai tempi in cui vescovo di Orvieto, commissionò al senese Ugolino di Vieri un imponente reliquiario per custodire il lino macchiato del sangue del Miracolo di Bolsena. L’arrivo del reliquiario venne celebrato da una solenne processione, a cui presero parte le maggiori autorità cittadine (Podestà, Gonfaloniere di Giustizia, Consoli, Capitano del Popolo, rappresentanti delle milizie, nobili,…)
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Cosa vedere ad Orvieto:
7) Assolutamente da non perdere, la visita al Duomo, uno dei massimi capolavori architettonici del gotico italiano. L’interno è impreziosito da due cappelle affrescate da alcuni dei più grandi pittori italiani del periodo, tra le quali si può ammirare il famoso Giudizio Universale di Luca Signorelli. Il duomo di Orvieto fu costruito su ordine del papa Urbano IV per commemorare e venerare adeguatamente il Corporale di Bolsena.
8) Orvieto sotterranea: Scavato dagli antichi abitanti nel corso di circa 2500 anni, questo sotterraneo labirinto, rimasto immutato nel tempo, è un prezioso serbatoio di informazioni storiche ed archeologiche, studiato solo recentemente in modo organico e scientifico. Il sottosuolo di Orvieto rivela ben 1200 cavità e, anche in virtù dell’encomiabile iniziativa di alcuni privati, la città sotterranea è stata resa accessibile in vari e significativi punti, diventando materia di visite e percorsi di grande fascino.
9) Dal medioevo, la Giostra della Quintana di Foligno ci fa tuffare nelle atmosfere del ‘600. La Quintana è una manifestazione cavalleresca che si svolge ogni anno in due edizioni, uno a giugno (la sfida ) e l’altra a settembre (la rivincita) e viene considerata la gara più avvincente e difficile che si svolga in Italia e per questo è stata definita l’Olimpiade dei Giochi di Antico Regime.
Da non perdere il Corteo Storico formato da 800 personaggi in sontuosi abiti barocchi, rigorosamente fedeli ai dettami della moda ed all’iconografia dell’epoca. Inoltre nelle due settimane che precedono la Giostra, la città si anima con l’apertura delle 10 taverne rionali dove si possono gustare i piatti tipici della gastronomia secentesca che esaltano la qualità dei prodotti tipici del territorio.
Cosa vedere a Foligno a Giugno
10) Sono moltissimi i palazzi d’interesse storico, artistico e architettonico che si trovano nella città di Foligno: oltre al più celebre Palazzo Trinci che ospita la famosa pinacoteca è possibile ammirare il Palazzo Comunale, realizzato nel corso del duecento, in stile neoclassico; il palazzo della Podestà sulla cui facciata sono raffigurate le dee del potere, la Prudenza, la Giustizia, la Temperanza e la Fortezza; Palazzo Deli con il suo riconoscibile stile rinascimentale e Palazzo Candiotti, un tipico esempio di architettura rococò.
11) Il CIAC il Centro d’Arte Contemporanea, è un grosso parallelepipedo color rugine privo di finestre. Ci si arriva dopo aver costeggiato gli edifici liberty di Via del Campanile e prima di giungere alla chiesa medievale di San Francesco. La sua vista sorprende, eppure il contrasto con ciò che lo circonda è armonioso. Il museo è su due piani, gli ambienti all’interno sono l’esatto opposto di ciò che la struttura appare all’esterno: sono luminosi, ampi, alti. Negli ultimi anni ha ospitato mostre di rilevanza internazionale.
12) Escursioni a piedi, lezioni di yoga, appuntamenti letterari, regate veliche, tour tra le strade del vino, cene storiche. Questo in estrema sintesi il Trasimeno Slow Living, nato per far scoprire le bellezze del lago e del parco naturale del Trasimeno.
Tanti eventi diversi. Unica la location: i panorami mozzafiato (e spesso poco conosciuti) del Lago Trasimeno (il più pulito d’Italia secondo le analisi della Goletta di Legambiente). E come unico filo conduttore che legherà i vari appuntamenti è un modo nuovo di fare turismo, riscoprendo il piacere della lentezza, del tempo speso a godersi il nostro patrimonio naturale e culturale, unendo attività all’aria aperta con il meglio della tradizione eno-gastronomica.
13) Al termine del mese di giugno Assisi celebra la lavanda. La festa della lavanda è ormai un appuntamento fisso che si svolge nella piccola frazione di Castelnuovo d’Asssisi. In questi giorni le lavande sono al massimo della fioritura e il magnifico sfondo di Assisi fa loro da cornice. Sono in mostra le oltre 50 varietà di lavanda da collezione e le moltissime varietà di piante aromatiche.
Cosa vedere ad Assisi a Giugno:
14) La Basilica di Santa Maria degli Angeli. A poca distanza da Castelnuovo sorge nella pianura che si apre ai piedi del colle di Assisi a protezione della Porziuncola, dove San Francesco avrebbe fondato il primo nucleo dell’Ordine dei Frati Minori nel 1209 e della cappella del Transito dove il santo morì il 3 ottobre 1226.La basilica ospita alcuni affreschi di F Appiani del 1757 e nelle cappelle dipinti del ‘600 di Pomarancio, Giorgetti, Sermei Salimbeni e dei fratelli Zuccari.
15) L’ Eremo delle Carceri, il luogo dove San Francesco d’Assisi e i suoi seguaci si ritiravano per pregare e meditare. Situato a 4 chilometri dal centro, a 791 metri di altitudine sulle pendici del monte Subasio, l’Eremo delle Carceri sorge nei pressi di alcune grotte naturali, frequentate da eremiti già in età paleocristiana, all’interno di uno splendido bosco di lecci secolari dove i pellegrini si ritirano ancora oggi in contemplazione.
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