L’acquedotto di Perugia è una delle attrazioni più suggestive e particolari della cittadina umbra, spesso poco conosciuta dai visitatori. Eppure passeggiare sull’antica idrovia è un’esperienza da provare almeno una volta.
Il pittoresco sentiero nasce proprio dalla ristrutturazione dell’acquedotto romano e ti permetterà di attraversare il centro storico da uno stretto passaggio, dal quale godere di un punto di vista unico sulla città vecchia.
Scopriamo allora più da vicino la storia di com’è nata e di come appare oggi Via degli Acquedotti di Perugia.
Origini e evoluzione dell’acquedotto
L’acquedotto vanta antichissime origini poiché fu eretto dei romani Importanti lavori vennero però svolti nel periodo medievale, in particolare a metà del XIII secolo quando l’intera rete venne ampliata così da far arrivare l’acqua in città direttamente da Monte Pacciano e le sue sorgenti.
Si trattò di un’opera di ingegneria idraulica piuttosto complessa, che rese necessario scavare centinaia di metri di cunicoli con lo scopo di convogliare le acque delle sorgenti in apposite cisterne di raccolta. Accanto a queste e ai piedi del Monte Tezio, venne edificato anche un enorme serbatoio per il raccoglimento delle acque piovane. Da qui sarebbe poi partito l’acquedotto: un percorso di circa 5 kilometri di lunghezza, fino al cuore del centro storico cittadino.
La straordinarietà dell’impresa sta nel fatto che non vennero utilizzate né pompe né altri strumenti per il moto delle acque, solamente l’ausilio di un condotto forzato a pressione.
E’ proprio per celebrare la costruzione dell’acquedotto che venne realizzata la Fontana Maggiore: la fontana è oggi uno dei monumenti simbolo di Perugia e spicca con la sua bellezza e con il gorgoglio delle sue cascatelle al centro di in Piazza IV Novembre.
L’acquedotto romano di Perugia oggi
L’acquedotto fu soggetto nel tempo a diversi problemi funzionali e di manutenzione, fino alla decisione di dismetterlo nel 1835 per sostituirlo con uno più moderno proveniente da Nocera Umbra.
Nella zona di Monte Pacciano è possibile ancora oggi ammirare i ruderi delle arcate dell’antico acquedotto, oramai in stato di abbandono. Diverso destino è stato invece riservato alla porzione di acquedotto cittadino che attraversava l’area di Porta Conca.
Qui nella prima metà del XIX secolo si decise di trasformare l’acquedotto in un cammino pensile, così da collegare in modo più semplice il centro storico e il borgo di Porta Sant’angelo. Il percorso è dunque visibile e visitabile, capace di creare scorci davvero pittoreschi. In questo tratto infatti il ponte dell’acquedotto è sorretto da una decina di campate con arco a tutto sesto, addossate alle quali vennero costruite abitazioni con accessi direttamente in quota.
Il percorso termina con un ultimo tratto sotterraneo, visitabile solo in determinate occasioni grazie a speciali visite guidate. La parte sotterranea è un cunicolo probabilmente tracciato già in epoca etrusca, che termina direttamente nell’area archeologica della Cattedrale.
Passeggiare in Via dell’Acquedotto
Godetevi allora la passeggiata sul camminamento dell’acquedotto e ammirate i panorami suggestivi che vi si aprono davanti. Ad ogni passo, uno scorcio particolare catturerà la vostra attenzione. Potrete gustarvi la zona più pittoresca di Perugia da una prospettiva unica e insolita, tra palazzi eleganti e case dai colori vivaci e dai giardini fioriti.
Risalendo l’acquedotto, si giunge ad una lunga scalinata che passa esattamente al di sotto dell’arco più antico, dal quale poi arrivare in pieno centro.
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