Cosa vedere a Narni in un giorno? Scopritelo con la nostra mini-guida!
Le antiche origini di Narni risalgono al 300 a.C. quando i romani si insediarono nella città umbra, importante fortificazione per la costruzione della via Flaminia che sarà nota con il nome di Narnia. Ma l’atmosfera che ha segnato la città e tuttora si respira maggiormente è quella medievale, particolarmente viva e suggestiva durante la rievocazione storica de La corsa all’Anello.
Benché il centro storico non sia molto grande, c’è tantissimo da vedere durante una passeggiata in città, tra piazze e botteghe, viette e scalinate, scorci panoramici e particolari più suggestivi. Senza contare alcuni luoghi di interesse, forse meno conosciuti ma di grande bellezza, situati proprio nei dintorni della cittadina.
Cosa vedere a Narni: tour della città
Percorrendo la Flaminia in direzione sud verso Narni, è possibile ammirare, in posizione dominante rispetto al borgo medievale, la Rocca Albornoz.
Questa possente e antica fortezza, successivamente dimora di papi, cardinali e condottieri, venne edificata nella seconda metà del XVI secolo. La sua struttura presenta una pianta quadrangolare, con le mura e le torri a cingere un cortile interno al quale si accede attraverso due eleganti portali. Al primo piano, accessibile mediante una bella scalinata, la residenza signorile. All’interno del cortile è stato allestito il primo Parco tematico medievale dell’Umbria, dove è stato ricostruito un villaggio trecentesco e dove in occasione di eventi di rievocazione storica si tengono spettacoli a tema, come quello degli sbandieratori, concerti di musica medievale, danze storiche, commedie “boccaccesche” e gare di tiro con l’arco. Oltre ad essere sede di numerosi convegni, attualmente la rocca ospita la “Scuola del gusto” e una mostra d’arte.
Giungendo al centro storico, avrete modo di ammirare Porta delle Arvolte, la cui costruzione fu realizzata tra il 1471 e il 1492. L’arco e gli stipiti sono di pietra a bugnato. Ai fianchi dell’arco, due torrioni dai quali poter notare le feritoie e le bocche di fuoco. Internamente si trovano stanze semicircolari anticamente utilizzate dai soldati.
Proseguendo su via Roma arriverete a Piazza Garibaldi. Lì l’omonima fontana, ricostruita in seguito al saccheggio del 1527, presenta un bacino poligonale in mattoni e una vasca in bronzo del Trecento segnala la presenza di un’antica cisterna medievale. Percorrendo per intero via XX Settembre si giunge fino a Porta Romana.
Riprendendo il cammino verso il centro, attraverserete l’arco del Duomo di San Giovenale, patrono della città. L’ingresso principale della Cattedrale è quello in Piazza Cavour, anche se più imponente è quello laterale in Piazza Garibaldi. Costruito a partire dal 1047 sui resti di un’antica necropoli medievale, venne consacrato nel 1145 da Eugenio III e conserva il Sacello dei Santi Giovenale e Cassio, affrescato con opere del IX secolo tra cui Gesù Benedicente.
Visitabile il campanile in parte in stile romanico ed in parte rinascimentale. Superata piazza Cavour, imboccando via Caterina Franceschi Ferrucci e quindi via Gattamelata, possiamo ammirare Porta del Votano.
Ma cosa vedere a Narni di epoca rinascimentale? Ricostruito nel Trecento, Palazzo dei Priori, è impreziosito dalla bella torre civica e dalla loggia del Gattapone. Attuale sede del Municipio, Palazzo del Podestà risale al XIII secolo e conserva, oltre a diversi materiali archeologici, tra cui una mummia egizia, un affresco attribuito al Torresani.
La chiesa di San Domenico è un complesso religioso edificato nel XII secolo ed oggi adibito ad uffici comunali. Suggestiva la cappella del Rosario con volta affrescata da artisti fiamminghi del Quattrocento.
Situata in prossimità delle mura e ricostruita nel XV secolo, la chiesa di Sant’Agostino custodisce un’edicola dipinta del Quattrocento di Pier Matteo d’ Amelia. Degna di nota la cappella di San Sebastiano decorata dal Torresani.
Cosa fare a Narni
Cosa fare a Narni secondo la nostra miniguida? Noi vi suggeriamo una breve escursione nella Narni sotterranea. È infatti possibile prenotare una visita guidata attraverso i meandri della storia narnese: un’opportunità unica per una vacanza davvero emozionante! Grazie agli scavi archeologici, è stata scoperta e restaurata una cripta del XII secolo e l’abside di quella che un tempo era la cattedrale della città, Santa Maria Maggiore.
Se siete appassionati d’arte, il Museo di Palazzo Eroli – settecentesca dimora nobiliare dell’omonima famiglia – è oggi uno stupendo contenitore culturale con allestimenti innovativi nella luce, nelle linee, nei colori e nella visione dell’opera d’arte. Il museo è diviso in due sezioni : la sezione archeologica (un excursus temporale che, dalla Preistoria, arriva fin al Rinascimento, tra cui la pala d’altare dell’Incoronazione della Vergine del Ghirlandaio) e la pinacoteca. Il Museo dispone di un fornito bookshop, roofgarden e un’ampia sala conferenze con attrezzature multimediali.
Per vivere appieno l’atmosfera storica di Narni, vi consigliamo anche di approfittare del tour guidato di Sistema Museo “Narni, il circuito degli ambienti medievali”. Un itinerario attraverso i più caratteristici ambienti medievali cittadini, appositamente pensato per riscoprire il vivere quotidiano, le arti e i mestieri, le luci e le ombre di questo periodo così particolare e affascinante. La visita si tiene tutti i giorni (tranne il lunedì) alle ore 11:00 oppure alle ore 16:30.
Se volete vivere ancora più a pieno questa atmosfera, un’attrazione da non perdere è indubbiamente la Corsa all’anello. Nel mese di maggio, in onore del Santo Patrono, Narni rivive giornate dove, al folklore di una sfilata di costumi si aggiunge il clima rovente di un’avvincente competizione equestre che non è seconda a nessun’altra rievocazione storica.
Terminata la visita del centro storico, vi suggeriamo di spostarvi in direzione del ponte sul Nera, dove potrete ammirare il Ponte di Augusto, arco superstite del manufatto romano del I secolo a.C. – lungo 160 metri ed alto 30 – che in origine univa i monti Corviano e Santa Croce.
Situata alle pendici di quest’ultimo, l’Abbazia benedettina di San Cassiano, realizzata in tardo stile medievale e restaurata negli anni settanta, offre un panorama naturale di rara bellezza. Sorta su un monastero fortificato durante le guerre gotiche, l’abbazia doveva vigilare sulle gole del Nera, l’ultima difesa del corridoio bizantino che assicurava la continuità territoriale fra Roma e Ravenna.
Infine, a 14 km da Narni, immerso nel verso in posizione dominante rispetto alla valle, si trova il Sacro Speco di San Francesco, fondato dal Santo nel 1213, mentre compiva il suo giro apostolico nella bassa Umbria.
Cosa Mangiare a Narni
Narni è un ottimo paese dove assaporare la cucina tipica umbra vi sono infatti numerosi ristoranti dove poter mangiare e riposarsi dopo la visita alla città e i suoi dintorni.
Cosa mangiare a Narni secondo i buongustai? Anche l’aspetto gastronomico si struttura in modo imprescindibile dall’evocazione di un’atmosfera medievale. La Bandiera, una sorta di peperonata tipica della cucina umbra, è un contorno di zucchine, patate e peperoni tagliati a listarelle o cubetti, fatti stufare in padella rigorosamente con olio extravergine d’oliva, pomodoro e cipolla: semplice da preparare ma estremamente gustosa! La Brosega, altro semplice piatto a base di pomodori saltati in padella con un soffritto di cipolla uniti a cui si uniscono solo in ultimo le uova da strapazzare. Il Brustengolo è invece un dolce povero abbastanza diffuso nelle campagne narnesi, fatto un tempo con la farina di granturco, uvetta, pinoli, noci, nocciole, sottili fette di mele. Posto su stampi rettangolari, viene cotto nel forno e si consuma freddo.
I primi piatti fatti a mano, esaltati da una cucina attenta ai sapori veri e genuini e dalle prelibatezze – come funghi, asparagi e tartufo! – proposte dal territorio nei vari periodi dell’anno. Tra i più succulenti ricordiamo le pappardelle o gli gnocchi di patate conditi con il sugo derivante dalla lunga cottura di anatra, lepre o cinghiale!
E ancora… le zuppe di legumi e cereali, il piccione arrosto o le ben note grigliate di carne mista, la cacciagione, i formaggi, gli insaccati …il tutto irrorato dalle numerose etichette degli ottimi vini locali come il ciliegiolo, il verdetto, il bianco Carsulae e il Castello di Albornoz (spumante brut).
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