▌ Alla scoperta di Poggiodomo
#BELLAUMBRIA
Vicino a Monteleone, sorge Poggiodomo su un picco naturale di 974 metri a strapiombo sulla vallata sottostante. Tale paese è uno dei più piccoli del comprensorio. La risorsa principale è l’agricoltura. Il villaggio fu sempre sotto la dominazione delle altre cittadine circostanti e la sua storia non è dunque dissimile alle altre: barbari e terremoti la devastarono durante alterne vicende.
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Le caste più potenti la difesero durante il medioevo e lo stato pontificio fece il resto. Fu proprio durante il papato di Urbano VIII che il villaggio conobbe il suo periodo più prospero.
L’unica chiesa del villaggio è San Pietro che pure reca interessanti cicli pittorici, come gli affreschi del ‘400 e del ‘500. Non lontano da Monteleone, il villaggio di Usigni merita di essere visitato grazie alla bella chiesa barocca di San Salvatore.
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Commissionata nel 1631 dal cardinale Fausto Poli, segretario privato di Papa Urbano VIII, riflette lo stile delle chiese della Roma del tardo Cinquecento. La facciata si presenta semplice a due ordini con timpano spezzato. È divisa verticalmente da quattro lesene in pietra levigata e orizzontalmente da cornicioni in tre ordini di cui gli ultimi collegati ai fianchi da volute. La parte inferiore presenta una porta rettangolare con un piccolo frontone arcuato abilmente lavorato dagli scalpellini lombardi. La seconda parte ha al centro una finta finestra rettangolare tutta in pietra levigata. Nella terza ed ultima parte campeggia il timpano triangolare in pietra levigata con al centro lo stemma in pietra di papa Urbano VIII e nel fregio mediano, sempre in pietra, vi sono incise le parole: “PER VIRTUTEM CRUCIS SALVA NOS CHRISTE SALVATOR QUI SALVASTI PETRUM IN MARI”. La chiesa fu solennemente consacrata dal cardinale il 20 agosto 1645. Nel 1927 ebbe un primo restauro e dopo il terremoto del 1979 la chiesa e gli affreschi in essa presenti, sono stati di nuovo restaurati.